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Chi siamo
Un rifugio di sostegno per bambini e adolescenti
Benvenuti nella Casa di Annetta, un luogo dove il calore umano si intreccia con la missione sociale. Qui, ci impegniamo a fornire un rifugio accogliente per bambini e adolescenti, consapevoli della complessità dei loro bisogni specifici.
La nostra struttura si distingue non solo per la dedizione alla cura e al sostegno, ma anche per il delicato equilibrio che cerchiamo di instaurare con gli altri “attori del territorio”.
Attraverso collaborazioni sinergiche con famiglie, scuole, Servizi Sociali, Autorità Giudiziarie e altre realtà ricreative, miriamo a plasmare un ambiente che favorisca la crescita e il benessere dei giovani che accogliamo.
Un luogo dove il legame con la comunità diventa fondamentale nella costruzione di percorsi positivi e prospettive di futuro luminose per i nostri ragazzi.
La Casa di Annetta
Dove la vita quotidiana diventa educazione
In un contesto unico, “La Casa di Annetta” si distingue come un ambiente di vita dove la routine e le attività si fondono armoniosamente, creando un terreno fertile per la crescita e lo sviluppo dei suoi giovani ospiti. La nostra prospettiva si concentra sulla creazione di un ambiente educativo che integra la quotidianità per permettere la manifestazione di comportamenti autonomi e diversificati.
Il cuore della nostra missione è configurare “La Casa di Annetta” come una struttura educativa, dove la relazione quotidiana diventa il veicolo per la cura e il supporto. La nostra visione promuove un clima “familiare”, cercando di riproporre esperienze di appartenenza e separazione, di autonomia e di unione. Questo approccio sostiene affettivamente e materialmente il percorso di crescita dell’identità personale dei nostri ospiti.
Attraverso progetti educativi personalizzati, offriamo una vasta gamma di opportunità, tra cui supporto nelle problematiche quotidiane, programmi didattici e formativi, programmi terapeutici per lo sviluppo cognitivo e relazionale, controlli medici specialistici e inserimento sociale. La collaborazione con le strutture territoriali, come il Piano di Zona Sociale, il Tribunale per i Minorenni, le scuole, le associazioni e i centri di aggregazione, arricchisce ulteriormente l’offerta di servizi.
Il nostro impegno si orienta verso la valorizzazione delle potenzialità di ciascun ragazzo, l’acquisizione di sempre maggiore autonomia, l’ampliamento delle possibilità relazionali e un’interazione attiva con il contesto del territorio. “La Casa di Annetta” non è solo uno spazio di contenimento, ma una struttura quotidiana progettata su misura per ciascun minore, arricchita da esperienze che accompagnano in chiave evolutiva il percorso dei giovani ospiti.
La Casa di Annetta
Dove la vita quotidiana diventa educazione
In un contesto unico, “La Casa di Annetta” si distingue come un ambiente di vita dove la routine e le attività si fondono armoniosamente, creando un terreno fertile per la crescita e lo sviluppo dei suoi giovani ospiti. La nostra prospettiva si concentra sulla creazione di un ambiente educativo che integra la quotidianità per permettere la manifestazione di comportamenti autonomi e diversificati.
Il cuore della nostra missione è configurare “La Casa di Annetta” come una struttura educativa, dove la relazione quotidiana diventa il veicolo per la cura e il supporto. La nostra visione promuove un clima “familiare”, cercando di riproporre esperienze di appartenenza e separazione, di autonomia e di unione. Questo approccio sostiene affettivamente e materialmente il percorso di crescita dell’identità personale dei nostri ospiti.
Attraverso progetti educativi personalizzati, offriamo una vasta gamma di opportunità, tra cui supporto nelle problematiche quotidiane, programmi didattici e formativi, programmi terapeutici per lo sviluppo cognitivo e relazionale, controlli medici specialistici e inserimento sociale. La collaborazione con le strutture territoriali, come il Piano di Zona Sociale, il Tribunale per i Minorenni, le scuole, le associazioni e i centri di aggregazione, arricchisce ulteriormente l’offerta di servizi.
Il nostro impegno si orienta verso la valorizzazione delle potenzialità di ciascun ragazzo, l’acquisizione di sempre maggiore autonomia, l’ampliamento delle possibilità relazionali e un’interazione attiva con il contesto del territorio. “La Casa di Annetta” non è solo uno spazio di contenimento, ma una struttura quotidiana progettata su misura per ciascun minore, arricchita da esperienze che accompagnano in chiave evolutiva il percorso dei giovani ospiti.
Un rifugio empatico per la crescita dei più piccoli
“La Casa di Annetta” è un rifugio caloroso per minori, una struttura residenziale e semiresidenziale con una missione chiara: offrire un ambiente accogliente e familiare a bambini provenienti da situazioni socio-familiari difficili, con età compresa tra i 4 e i 13 anni. Nel cuore della comunità, un gruppo di bambini, preferibilmente omogenei per sesso, convive sotto l’attenzione amorevole di operatori professionali che svolgono il ruolo di adulti di riferimento.
La nostra Comunità Educativa a dimensione familiare è strutturata per ospitare fino a 6 minori, mentre il Centro Sociale Polifunzionale può accogliere fino a 10 giovani. L’obiettivo è guidare i minori in un percorso di crescita dell’identità sociale, favorendo la responsabilizzazione e l’autonomia.
Promuoviamo un tempo di permanenza auspicabilmente medio-breve, mirando al reinserimento in famiglia. Tuttavia, non esiste un limite massimo di permanenza, soprattutto per situazioni di disagio più complesse, dove la mancanza di riferimenti familiari strutturati richiede un impegno a lungo termine. La nostra struttura va oltre l’idea di sistemazione provvisoria; è un’opportunità per il lavoro personale e il cambiamento.
È importante notare che, attualmente, non siamo attrezzati per accogliere minori con disabilità che richiedono il supporto di figure professionali non presenti nella nostra dotazione organica. La nostra missione è centrata sulla creazione di un ambiente sicuro e amorevole che ispiri la crescita e il cambiamento positivo nei nostri giovani ospiti.
Obiettivi del Progetto
Crescere Insieme: Metodologia e Impegno nella Casa di Annetta
Nella nostra missione di favorire il benessere psicofisico dei ragazzi, la “Casa di Annetta” si impegna a plasmare un ambiente educativo che vada oltre la mera convivenza, abbracciando ogni aspetto della vita quotidiana.
Gli operatori lavorano, in accordo con i servizi competenti, per favorire, quando possibile, il rientro del minore presso la famiglia d’origine. Qualora ciò non fosse possibile, gli educatori si occupano di accompagnare e sostenere il minore in un diverso percorso progettuale.
Il nostro approccio si basa su una rete di collaborazioni formali e informali, garantendo un supporto completo a ciascun minore.
Creare uno spazio di accoglienza in cui i minori possano esprimere liberamente le proprie esigenze e bisogni educativi.
Aiutare il minore nell'elaborazione del distacco dalla famiglia e nel costruire un progetto per il futuro, che possa comprendere il rientro presso i familiari o in un nuovo contesto familiare.
Mediare le relazioni tra il minore e la famiglia in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali.
Assicurare il pieno adempimento dell'obbligo scolastico, collaborando con i Servizi Scolastici per identificare il percorso formativo più adatto.
Favorire il crescere delle capacità relazionali e stimolare l'autonomia personale attraverso un'interazione attiva con educatori e coetanei.
Coinvolgere attivamente il minore nella vita comunitaria, promuovendo la responsabilizzazione e stimolando un uso attivo e proficuo del tempo libero.
Metodologia e Strumenti
Crescere tra Gioco, Dialogo e Responsabilità
Il gioco
- si aiuta il minore ad avere fiducia nelle proprie capacità stimolandolo a raggiungere delle mete e dei risultati;
- lo si incoraggia di fronte al fallimento, a gestire le frustrazioni, attraverso il dialogo;
- lo si stimola ad impegnarsi in attività che non sono a lui consone per un suo sviluppo armonico;
- si aiutano i ragazzi a scaricare le tensioni attraverso attività di movimento;
- si costruiscono delle situazioni attraverso le quali sperimentare la gratificazione e il cambiamento;
Attività manuali
- si educa il minore a essere persistente e a concentrarsi su specifiche attività;
- si enfatizza la gioia della realizzazione di un prodotto;
- si aiuta il ragazzo ad avere una buona coordinazione pensiero-azione;
- lo si responsabilizza attraverso dei piccoli compiti;
Dialogo e ascolto
- incoraggiamento;
- valorizzazione;
- ascolto empatico;
- rimandi e feedback rispetto al percorso che sta facendo in struttura;
- si pensano dei momenti della giornata in cui dare la possibilità al minore di riflettere su di sé, su quello che gli è accaduto e a confrontarsi con gli altri ospiti ed educatori.
Rispetto dei ritmi della giornata e delle regole comunitarie
- le regole non vengono imposte dall’educatore, ma vi sono delle forme di contrattazione e di dialogo che permettono al minore di aumentare la consapevolezza del sé.
Contenimento fisico e verbale
- in taluni casi l’abbraccio e il “contenimento fisico” aiutano il minore a sentirsi accettato e capito nel suo disagio;
- si ascolta empaticamente il ragazzo specie nei momenti in cui è chiamato a gestire momenti emotivamente forti;
- si trova il giusto equilibrio tra i sì e i no da dire attraverso il confronto in équipe e in supervisione;
- si instaura un dialogo affettuoso e fermo che ha come obiettivo il focalizzare l’attenzione del minore su gli atteggiamenti tenuti, per trovare con lui delle soluzioni diverse;
- si cerca di essere il limite cercato dal ragazzo;
- si fa comprendere al minore che ogni azione ha delle conseguenze e che comporta assunzione di responsabilità.
Confronto e accettazione dell'altro
- attraverso il gioco;
- attraverso la cooperazione (attività comuni);
- attraverso la promozione del dialogo.
Supporto scolastico
- aiutare il minore ad avere dei risultati scolastici per ritrovare la fiducia nelle proprie capacità;
- confrontarsi con gli insegnanti e i responsabili scolastici per stabilire l’approccio migliore e il miglior iter formativo;
- aiutare il minore a fare delle considerazioni sulle proprie capacità e sui propri limiti.
Responsabilizzazione
- partecipazione ad attività in cui il bambino, oltre a estrinsecare la propria personalità, possa sentirsi protagonista (es.: il teatro);
- coinvolgimento del minore al fine di rispettare le cose personali e comuni.
Costruzione di modelli di figure adulte di riferimento positive
- affettivamente;
- nella costruzione della relazione e nella realizzazione di legami;
- nella condivisione dei momenti importanti.
Verifica
Valutazione e coordinamento: Garantire un intervento educativo coeso
Il nostro tipo di approccio al lavoro implica, una particolare attenzione al lavoro di programmazione in équipe e al lavoro più prettamente educativo-relazionale.
Le verifiche e le forme di valutazione collettive saranno, quindi, curate al fine di permettere realmente di fornire un intervento educativo quanto più possibile organico, personalizzato e coerente con i progetti dell’équipe.
Gli strumenti che vengono utilizzati sono:
- le osservazioni sul campo;
- la revisione dei P.E.I.;
- la stesura delle relazioni;
- le riunioni d’équipe (curate dal coordinatore interno all’équipe stessa);
- le riunioni coi referenti dei Servizi di riferimento del minore;
- le riunioni di supervisione con il referente esterno.
Verifica
Valutazione e coordinamento: Garantire un intervento educativo coeso
Il nostro tipo di approccio al lavoro implica, una particolare attenzione al lavoro di programmazione in équipe e al lavoro più prettamente educativo-relazionale.
Le verifiche e le forme di valutazione collettive saranno, quindi, curate al fine di permettere realmente di fornire un intervento educativo quanto più possibile organico, personalizzato e coerente con i progetti dell’équipe.
Gli strumenti che vengono utilizzati sono:
- le osservazioni sul campo;
- la revisione dei P.E.I.;
- la stesura delle relazioni;
- le riunioni d’équipe (curate dal coordinatore interno all’équipe stessa);
- le riunioni coi referenti dei Servizi di riferimento del minore;
- le riunioni di supervisione con il referente esterno.
Organizzazione del servizio
Giornata tipo (periodo scolastico):
- Ore 7:00 – Sveglia dei bambini e dei ragazzi. L’educatore in servizio prepara la colazione
- Ore 7:10 – Colazione, igiene e riordino spazi personali
- Ore 7:50 – Accompagnamento a scuola;
- Ore 13:00/13:30 – Rientro dei minori da scuola (scuola con orario antimeridiano)
- Ore 13:30 – Pranzo
- Ore 14:00 – Riordino spazi comunitari
- Ore 14:30/15:00 – Tempo libero
- Ore 15:00/16:45 – Studio e/o attività didattico-formative
- Ore 16:30 – Rientro dei minori da scuola (scuola con orario a tempo pieno)
- Ore 17:00 – Merenda
- Ore 17:30 – Attività sportive, laboratori, gioco, eventuali incontri con i familiari;
- Ore 18:30 – Igiene personale e riordino spazi, preparazione cena
- Ore 19:30 – Cena
- Ore 20:00 – Riordino spazi comunitari
- Ore 20:30 – Tempo libero (televisione, lettura, giochi individuali o di gruppo)
- Ore 22:00 – Riposo
Giornata tipo (sabato, domenica e periodi di vacanza)
- Ore 8:30 – Sveglia dei bambini e dei ragazzi
- Ore 9:00 – Colazione, igiene personale e riordino spazi personali. Rientro in famiglia (per i minori per cui è previsto)
- Ore 9:30 – Tempo libero
- Ore 10:30 – Studio e/o attività didattico-formative
- Ore 12:30 – Pranzo
- Ore 13:00 – Riordino spazi comunitari
- Ore 13:30 – Tempo libero
- Ore 14:30 – Attività ludico-ricreative (oratorio, gite, uscite individuali)
- Ore 19:00 – Igiene personale, preparazione cena
- Ore 19:30 – Cena
- Ore 20:00 – Riordino spazi comunitari
- Ore 20:30 – Tempo libero (televisione, lettura, giochi individuali o di gruppo)
- Ore 21:00 – Rientro in comunità per i minori che hanno trascorso la giornata in famiglia
- Ore 22:30 – Riposo